Alla fine sta prevalendo la soluzione interna. Toccherà quasi sicuramente a Nunzio Zavettieri guidare il Bari nel campionato 2013/2014: l'ufficialità potrebbe arrivare già oggi, al termine di un incontro fra il ds Angelozzi e l'amministratore delegato Vinella. Promozione in vista, dunque, per il tecnico della Primavera, già secondo di Torrente nella passata stagione. Sprovvisto di patentino di prima categoria, allenerà inizialmente con una deroga di un mese concessa dalla Federazione, già dal debutto stagionale in coppa di domenica prossima. Poi gli sarà affiancato un allenatore che sarà formalmente il responsabile della squadra.

Quella di Zavettieri è una scelta low cost nel segno della continuità con il lavoro di Torrente. 46 anni, nativo di Castrovillari, il nuovo mister dei biancorossi vanta esperienze nei settori giovanili di Venezia, Udinese e Inter. Nel 2009 il grande passo: viene chiamato ad allenare i lettoni del Ventspils, squadra che guida nei preliminari di Champions League e nella fase a gironi di Europa League. Dopo due stagioni e un secondo posto in campionato prova l’avventura in Australia all’Adelaide United, per qualche mese. Torna in Italia ed entra nello staff del Bari per affiancare Torrente, specialmente nella gestione del lavoro sul campo riguardante la parte tattica. In estate lo cerca il Sud Tirol-Alto Adige, società di Prima Divisione, ma non se ne fa nulla. Una stagione da vice gli basta per guadagnare la stima di Angelozzi che gli affida in successione la Primavera e, dopo la rescissione consensuale con Gautieri, la prima squadra. A coaudiuvarlo alla ripresa degli allenamenti in sede ci sono L'ex bandiera del Bari Giovanni Loseto, il preparatore atletico Livio Mastrorosa ed il preparatore dei portieri Luca Righi, unico superstite della "toccata e fuga" di Gautieri (qui tutti immortalati in uno scatto pubblicato su asbari.it).

Estimatore di Hiddink e Mourinho, Zavettieri viene descritto come un perfezionista che ama curare molto i particolari, non tralasciare nessun aspetto e lavorare molto sugli aspetti psicologici degli atleti, cercando di fornire loro una corretta mentalità. "Le mie squadre devono sapere giocare con due moduli e riuscire ad avere sempre l'equilibrio nelle transizioni", questo il credo tattico di Zavettieri, peraltro ben riconoscibile anche nel gioco del Bari dello scorso anno, con l’alternanza dei moduli 4-3-3 e 3-4-3. Non è escluso, tuttavia, un progressivo ricorso ad un 4-2-3-1 che pure potrebbe attagliarsi ai giocatori attualmente a disposizione, in attesa del completamento dell'organico.

Devi effettuare il login se vuoi lasciare un commento!

Voti:

0

Media Voto:

0