Un tempo si chiamava “calcio d’estate”. Poche notizie, pochi aggiornamenti, squadre lontane da sguardi indiscreti arroccate in vallate dimenticate. Si cercava il fresco, la tranquillità e soprattutto la serenità di potersi allenare in pace per preparare al meglio l’inizio del torneo.
I tempi sono cambiati, le televisioni, internet non danno tregua: devono saziare con ogni tipo di informazione i tifosi in crisi di astinenza da Calcio -non inteso come l’elemento chimico di numero atomico 20- che non riescono a resistere a due mesi di digiuno.
Tutto ciò porta a fare esami, valutazioni, analisi, dopo pochi giorni di allenamento anche di una semplice partitella con dei connotati tecnici degni di un mediocre torneo aziendale. Con la presunzione di non essere risucchiati dal vortice del tatticismo esasperato, giudichiamo l’amichevole di sabato contro il Lecco in maniera obiettiva dando il reale significato alla partita.
Un'amichevole organizzata all’ultimo momento per permettere ai giocatori di fare una sgambatina prima di passare due giorni di relax con i propri cari; un allenamento “divertendosi” prima del rompete del righe. Girandola di sostituzioni, cambi di moduli, temperatura tropicale, è praticamente impossibile e non sarebbe professionale formulare dei giudizi, al massimo fornire delle indicazioni. Ed è questo che ci limitiamo a fare, tracciando un punto della situazione reparto per reparto:
Difesa: c’è bisogno di una alternativa a Parisi e questa è cosa risaputa. La coppia centrale Bonucci-Ranocchia è abbastanza affiatata ma sembrano due corazzieri, serve un centrale più brevilineo veloce di mente e rapido di gamba. Andrea Masiello a destra è una certezza.
Centrocampo: se nella zona centrale mister Ventura può sbizzarrirsi in N numeri di combinazioni differenti, sulle fasce laterali, cuore nevralgico del 4-4-2, la situazione è delicata. Con l’infortunio di Langella c’è uno scoperto sulla fascia sinistra che al momento non si sa da chi possa essere colmato visto il lento recupero di Kamata; resta da capire se Salvatore Masiello è un terzino o un’ala. A destra Alvarez ha dimostrato grandi doti atletiche in fase di spinta, da rivedere in fase di copertura.
Attacco: Solito feeling della premiata ditta Barreto-Kutuzov, Meggiorini ancora oggetto del mistero. Si è sentita la mancanza di un ariete, svariati cross giunti dalle fasce non hanno trovato alcun punto di riferimento in area per metterla dentro; serve un colpitore di testa, non ci sono alibi.
La speranza e la consapevolezza di avere una squadra pronta a lottare per il traguardo della salvezza arriva più guardandosi intorno che guardando al proprio interno. Questa squadra è da completare, mancano ancora dei tasselli fondamentali, ma le dirette concorrenti non stanno messe poi così meglio. Non si può vivere sperando nelle disgrazie altrui ma per il momento, senza esasperazioni, ricordando che siamo pur sempre al 27 di luglio, la situazione non è cosi grave come si sussurra.
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